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Mimmo Costanzo Tecnis SpA

domenica 15 gennaio 2012

La mia storia (e quella del mio gruppo) su Voci d'impresa

Ho raccontato molto di me, della mia vita familiare e imprenditoriale, ma soprattutto delle prospettive future del gruppo che sono onorato di guidare: Cogip. Tutto questo in un'intervista in un programma importante (Voci d'impresa) su Radio24, prestigiosa emittente radiofonica del gruppo del Sole-24 Ore.
Per chi volesse ascoltare la mia partecipazione a Voci d'impresa dello scorso 8 gennaio 2012 il file audio è da pochissimo on line sul sito di Radio 24:
MIMMO COSTANZO A VOCI D'IMPRESA SU RADIO24

Per chi volesse saperne di più ecco le notizie tratte dal sito di Radio 24
LA PUNTATA DELL'8 GENNAIO 2012
Mimmo Costanzo e Cogip, costruire partendo da Catania
Mimmo Costanzo, classe 1962, è nato a Catania, è stato assessore al bilancio della giunta di Enzo Bianco e guida la Cogip, impegnata nel settore delle costruzioni, del real estate e, più di recente, delle energie rinnovabili. Costruisce grandi infrastrutture, strade, ponti, gallerie, opere marittime, ferrovie e ospedali.

VOCI D'IMPRESA: IL PROGRAMMA
Passano la vita a costruire un sogno, ognuno ha la sua storia. Grandi e piccoli imprenditori, aziende del nord e del sud, new business e tradizione, si raccontano in "Voci d'Impresa, vite e storie dietro l'azienda”. La trasmissione dedica puntate monografiche alla storia di un imprenditore e della sua azienda, per raccontare come è nata e si è sviluppata l’idea imprenditoriale, quali sono stati i momenti difficili ed i momenti buoni, come la vita dell’azienda si è intrecciata con la vita delle persone che l’hanno creata. L’appuntamento è giunto alla quarta serie; nelle passate edizioni ha raccontato storie di nomi noti dell’industria italiana, di grandi aziende che hanno fatto la storia del Made in Italy, di donne a capo di un’impresa, di giovani; quest’anno si allarga a tutti i settori produttivi, dall’alimentare all’edilizia, dalla moda a giocattoli.
LA CONDUTTRICE E AUTRICE
Alessandra Scaglioni
: Giornalista e caporedattore di Radio24. Lavora nell'informazione radiofonica nel settore privato sin dai suoi primi sviluppi, all'interno delle redazioni di emitttenti locali (Genova, Bologna, Milano) ed organizza la prima syndacation radiofonica di informazione, CNR, legata al circuito SPER (Gruppo L'Espresso). E' stata vicedirettore dell'agenzia di informazione radiofonica AGR, legata al circuito. E' stata docente all'Università degli Studi di Genova, alla Scuola di Giornalismo dell'Ordine di Milano, direttore scientifico e docente del Master in radiofonia all'Università Cattolica di Milano, docente del corso di Tecniche del linguaggio radiofonico all'Università IULM di Milano.

lunedì 12 dicembre 2011

Export Business School: un'esperienza positiva

Un'esperienza positiva, un confronto con una realtà a cui vorrei sempre più contribuire in termini di idee e di esperienze. Ho preso parte al convegno introduttivo della tappa catanese di Export Business School. Vi spiego meglio di cosa si tratta...

EXPORT BUSINESS SCHOOL

Export Business School

Il processo diinternazionalizzazione rappresenta oggi per le imprese una scelta irrinunciabile.

A chi è rivolto

I destinatari del corso sono le aziende dei territori italiani che vogliono sviluppare o consolidare le competenze delle proprie persone in materia di Export Management.

L'intervento si articola in un percorso dedicato all'imprenditore, affrontando i temi della strategia per l'internazionalizzazione, durante la giornata "laboratorio sulle idee di business" e nella fase conclusiva di presentazione dei piani operativi.
Ogni realtà potrà prevedere la partecipazione di propri collaboratori ad alcune delle giornate nelle quali l'iniziativa si articola, in particolare durante i focus operativi.

Per maggiori informazioni, scrivere a: EBS@unicredit.eu

Perchè "Export Business School"

Gli interventi dell'Export Business School si inquadrano nell'ambito del più ampio impegno che UniCredit sta attuando in Italia con il Progetto In-formati per supportare la crescita consapevole dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali attraverso l'educazione bancaria e finanziaria.

Perchè Export Business school:

  • Il processo di internazionalizzazione rappresenta oggi per le imprese una scelta irrinunciabile.
  • Metodo di studio distintivo: i contenuti verranno proposti sulla base delle esigenze specifiche del territorio di riferimento, mantenendo una struttura didattica flessibile e modulare.

    Durante le giornate di formazione si alterneranno analisi di casi reali, workshop, momenti di confronto e testimonianze di imprenditori. Al termine dei moduli formativi è prevista una sessione di coaching con l'obiettivo di supportare gli imprenditori a concretizzare le loro idee di business. Ogni imprenditore definirà quindi gli elementi fondanti della sua strategia senza trascurare nessuna variabile organizzativa, di prodotto o di processo.

    A distanza di qualche settimana , i consulenti del MIP, Partner dell'iniziativa, presenterannole soluzioni di alcuni casi emersi nella prima fase. Nel rispetto della tutela delle idee imprenditoriali, tutti potranno beneficiare delle soluzioni proposte da MIP.
    Le idee più interessanti riceveranno una vera e propria business solution personalizzata.

Le tappe del 2011

mercoledì 23 novembre 2011

Uno degli argomenti sul tavolo del nuovo governo sarà quello di favorire gli investimenti e velocizzare le infrastrutture. Ma intanto arrivano dati poco confortanti sui ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. Per fortuna la mia esperienza personale, con il gruppo Cogip, non è disastrosa. Anche se ci sarebbero tante cose da migliorare. Ecco comunque cosa ho risposto al Sole 24Ore in un'intervista che vi sottopongo.

Leggi il testo dell'intervista dalla rassegna stampa del sito Cogip

Il caso/2. La Tecnis di Catania

«Ai miei cantieri incassi regolari nell'80% dei casi»

«Ci sono realtà drammatiche ma non si può sparare nel mucchio». Mimmo Costanzo – titolare della Tecnis, azienda di costruzioni con sede a Catania che fattura 300 milioni di euro – sui pagamenti della pubblica amministrazione traccia una linea ben precisa tra chi rispetta i tempi e chi soffre di ritardi ormai cronici. «La situazione in Campania, per esempio, è drammatica. La regione non paga da un anno e mezzo e non è un caso isolato. Il consorzio autostradale siciliano, infatti, ormai ha superato i due anni di ritardo sui pagamenti. Situazioni disperate che mettono a repentaglio soprattutto la sopravvivenza delle piccole imprese». E non solo. Il ritardo innesca un meccanismo vizioso per cui i cantieri si fermano, i tempi di lavoro non vengono rispettati e le opere pubbliche aumentano in modo enorme i propri costi e spesso compromettono la qualità del risultato. «Il contenzioso con le amministrazioni ha costi altissimi per le imprese. La mia azienda, facendo grandi infrastrutture, ha soprattutto rapporti con grandi stazioni appaltanti come Anas, Ferrovie e Italfer, quindi per l'80% del fatturato riesce a incassare in tempi ragionevoli. Parliamo di circa 60 giorni che, ultimamente, alla luce delle difficoltà crescenti, stanno diventando anche 80/90». Nel 20% dei casi, però, incassare il dovuto è opera difficile, aggravata dal fatto che, spiega Costanzo «le banche non anticipano più i contratti o le fatture di enti che non hanno credibilità sui pagamenti. Al di là della cassa, però, che certamente condiziona i pagamenti della Pa, io sono convinto che la differenza la facciano le persone. Ci sono infatti regioni del Mezzogiorno, con pochi soldi, che pagano con regolarità. E comunque, per non innescare i meccanismi perversi dei contenziosi, basterebbe che gli enti commissionassero solo le opere per le quali hanno una reale copertura finanziaria».

mercoledì 16 novembre 2011

Governo Monti: i saluti dell’Ance

Il nuovo Governo Monti ha appena giurato ed è pienamente esecutivo, di seguito riportiamo i saluti dell’Ance che apprezza la scelta dei neo ministri.

GOVERNO: ANCE,
BENE MONTI; PASSERA FORTE SEGNALE PER MERCATI ACCORPARE SVILUPPO E
INFRASTRUTTURE BUON SEGNALE PER EDILIZIA
(ANSA) – ROMA, 16 NOV
– “Salutiamo con favore la nascita di un governo di alto profilo come quello
guidato dal professor Monti e la nomina a ministro dello Sviluppo Economico di
una persona di grande spessore come Corrado Passera, al quale auguriamo buon
lavoro”. Così il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, commenta la nuova squadra
di governo guidata da Mario Monti. La nomina a ministro di “un alto esponente
del mondo economico come Passera – secondo Buzzetti – rappresenta unsegnale
forte ai mercati che va nel senso della crescita economica e della ripresa di un
settore come quello dell’edilizia, che è ormai ridotto allo stremo vista la
difficilissima congiuntura economico finanziaria che le imprese stanno vivendo
sulla propria pelle”. Per Buzzetti, inoltre, “l’accorpamento dei due ministeri,
come bene ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Monti, evidenzia la
necessità di considerare l’edilizia e le infrastrutture come elementi strategici
per la crescita a partire dalle indispensabili opere di sistemazione e di
manutenzione del territorio che appaiono quanto mai urgenti e non più
procrastinabili”. “Ci auguriamo – conclude Buzzetti – che si possa procedere al
più presto con il piano di rilancio di un settore che, con il 12% del Pil, può
fare molto per il Paese sia sul piano economico che su quello sociale garantendo
attraverso una rete di migliaia di grandi e, in particolare, di medie e piccole
imprese il mantenimento di centinaia di migliaia di posti di lavoro, che in
questi due ultimi anni hanno già subito forti contrazioni”. (ANSA).

Legge "Salva Architettura". Etica , estetica e qualità: le parole chiave per i professionisti del futuro.

di Mimmo Costanzo (Cogip Spa)
Anche in Italia, così come già dagli anni '70 in Francia, con il Beaubourg, le idee migliori nel campo dell’architettura avranno priorità per legge. E non solo per la realizzazione di musei e biblioteche, ma anche scuole, palazzi, ospedali, piazze, strade, che puntino alla riqualificazione urbana, all'interno di un mercato trasparente, aperto ai giovani e capace di assicurare il consenso e la qualità.
E’ quanto dispone il recente disegno di legge chiamato “salva architettura” già assegnato in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. E’ bello pensare che invece di scegliere il nome dell’architetto soltanto per la sua fama si pensi alla qualità e alla bellezza di un progetto, non importa chi lo firma. Finalmente una legge bipartisan per l'architettura di qualità. Una proposta che punta veramente alla valorizzazione del nostro territorio, per un mercato aperto e trasparente, nata da una iniziativa del Sole 24 Ore, promossa dal settimanale "Progetti e concorsi".
E su questo disegno di legge lanciamo un appello al mondo della politica per trattarla in fretta, visto che apprendiamo di un percorso già avviato. Leggiamo sulla stampa che è stata presentata all’opinione pubblica e assegnata in Commissione già lo scorso 18 ottobre dal primo firmatario, Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd, da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, dagli onorevoli Pierluigi Mantini , Udc per il terzo Polo e Fabio Rampelli, Pdl, e da Giorgio Santilli, caporedattore del Sole 24 Ore. Siamo convinti che la strada sia giusta, che non vada bene che la composizione delle giurie è attualmente formata solo dai rappresentanti delle amministrazioni. Nonostante il momento di passaggio che sta attraversando il mondo della politica italiana, siamo sicuri che presto, superata l’emergenza, l’ordinaria attività legislativa riprenderà speditamente il suo corso e il ddl verrà preso in considerazione. La “salva architettura” ( così è stata denominata) ha il merito di pensare alle generazioni future, per un Paese migliore, e l’ambizioso obiettivo di favorire un mercato aperto e trasparente del settore, per riprendere a produrre bellezza e qualità, facendo prevalere le migliori proposte progettuali e non più solo il curriculum del progettista.
Da imprenditori,pensiamo che un’impresa che riesce a coniugare business estetica e qualità nella realizzazione di un’opera è un’impresa che guarda veramente al futuro .

mercoledì 9 novembre 2011

Cantiere Asr20 sulla Salerno-Reggio Calabria: un modello positivo da esportare

Essere definiti “un modello positivo da esportare” ci inorgoglisce. Siamo fieri di tutti nostri i collaboratori e le maestranze che dimostrano ogni giorno impegno e professionalità costante, permettendoci di portare avanti un’opera così importante con l’obiettivo di terminarla in anticipo sui tempi previsti


ANSA) - MORANO CALABRO (COSENZA), 8 NOV - "Soddisfazioneper la qualità dei lavori e per i ritmi produttivi, che fannoprevedere anche un significativo anticipo nei tempi diconsegna". Questo il commento dei vertici dell'Anas dopo ilsopralluogo di oggi nel cantiere Asr20 sull'autostradaSalerno-Reggio Calabria. L'appalto, assegnato da Anas all'Associazione temporanead'imprese Uniter Consorzio Stabile Arl-Cometal Spa, nell'ambitodel quale l'azienda siciliana Tecnis Spa detiene una quotamaggioritaria, riguarda un tratto di circa 11 chilometri. Intermini tecnici si tratta della parte terza del Macrolotto 3 eriguarda la progettazione esecutiva e l'adeguamento al tipo 1/adelle norme Cnr 80 dell'intero tratto di arteria. Alla visita,organizzata nell'ambito di una visita istituzionale dell'Anas intutti i lotti della A3 - alla quale inizialmente ha partecipatoanche il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli - eranopresenti anche l'amministratore dell'Anas, Pietro Ciucci, ilcondirettore generale Tecnica, Gavino Coratza, il vicedirettoreTecnica, Alfredo, il direttore generale della relazioni esternee rapporti istituzionali, Giuseppe Scanni. I dirigenti Anas sonostati accolti dai rappresentanti del management aziendale:Renato Di Simone (Direzione centrale Cogip), Giuseppe Miceli(direttore di commessa) e Giuseppe Cavallaro (direttore dicantiere). "Dopo una sosta - è scritto in una nota - al campo base delcantiere a Morano Calabro, dove è stato illustrato l'interoprogetto attraverso tavole e rendering, la delegazione Anas e irappresentanti di Tecnis hanno iniziato la visita vera e propriapercorrendo l'intero tratto oggetto dei lavori e aggiornando intempo reale sullo stato dell'arte di ogni singolo fronte dilavoro. Al termine della visita soddisfazione è stata espressadai dirigenti Anas e dai rappresentanti dell'azienda: ilcantiere dell'Asr 20, recentemente definito "un modellopositivo da esportare a livello nazionale" dal segretarionazionale di Fillea-Cgil, prosegue speditamente e con un modelloproduttivo all'insegna della sicurezza e della riduzionedell'impatto ambientale". (ANSA).

lunedì 31 ottobre 2011

Ero a Capri: Marcegaglia, intervento condivisibile



Dal sito del Sole-24Ore vi invito a rivedere l'intervento di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, al meeting dei Giovani industiali a Capri. Io ero personalmente presente e devo dire che - oltre a condividere in pieno i contenuti - è stato anche un discorso emozionante e ricco di spunti di riflessione e di motivazione per un imprenditore che crede ancora nel futuro di questo Paese. Io ci credo ed è per questo che non mollo...

Leggi la cronaca sul sito.

Guarda il video.

Marcegaglia: subito le misure per lo sviluppo, prima che ci commissari la Ue

Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, lancia un appello a «ritrovare la coesione. Agiamo per il bene del paese perchè abbiamo davanti momenti molto difficili». Concludendo il meeting dei giovani imprenditori a Capri e rivolgendosi al ministro del'Interno, Roberto Maroni, seduto in platea ha aggiunto: «Ci auguriamo che il Governo faccia bene e subito il decreto sviluppo».

«Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il decreto sviluppo piuttosto che farcele imporre dall'Europa», ha detto la Marcegaglia sottolineando che «il rischio è che l'Europa ci imponga delle scelte. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall'Europa». «Siamo in un momento delicatissimo - ha aggiunto Marcegaglia - sia dal punto di vista delle decisioni da prendere a livello europeo che a livello italiano. Bisogna salvare l'euro e l'Europa». «Le notizie che ci arrivano dall'asse franco-tedesco ci preoccupano molto. Quindi il primo appello è ai leader europei perché, se non prendono decisioni serie, domani e mercoledì, i danni saranno gravissimi».

Serve una politica per il Sud
La Marcegaglia ha parlato anche del Mezzogiorno, dicendo che la Confindustria continuerà a chiedere «una politica per il Sud. È inaccettabile che perderemo tra i 7 e 9 miliardi di euro di fondi strutturali perché non abbiamo saputo spenderli».

Cazzola, niente di male che ci guidi la Ue
Alla Marcegaglia ha risposto a stretto giro il deputato del pdl Giuliano Cazzola. «Il presidente di Confindustria continua a dimenticare quanto il governo ha fatto per le imprese, ha detto che non possiamo rischiare di essere commissariati dall'europa. Io non ci trovo nulla di male ad essere guidati da Bruxelles e da Francoforte. Quando abbiamo seguito le direttive dell'Unione le cose sono sempre andate bene. Se fossi nel governo assumerei, parola per parola, la lettera della Bce. Le tante considerazioni che si fanno in questi giorni appartengono al lungo elenco delle parole inutili»

Maroni, «d'accordo con la Marcegaglia»
«Fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo». Il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si dice d'accordo con la Presidente di Confindustria. Conversando con i giornalisti al termine del convegno di Capri, Maroni ha detto di aver «sentito molte proposte, alcune condivisibili da me, altre meno. È sempre interessante e utile sentire la posizione degli imprenditori italiani e di Confindustria quindi é stata una giornata molto interessante». In tal senso il ministro fra i tanti punti da portare avanti ha espresso l'auspicio di «fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo perché il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare alla crescita». (S. Nat.)